Marsala, il nome di una città e di un vino legati indissolubilmente da tanta storia.
Marsala, una città-territorio fatta di municipalità e ruralità che ti accoglie con la sua cultura millenaria.
Il Marsala, un vino nato quasi per caso, prima conosciuto come vino inglese e poi divenuto famoso in tutto il mondo con il nome della città che lo produce. Insomma un binomio inscindibile: Marsala città-territorio e marsala vino.
Marsala, città di mare che ha portato relitti punici, reperti fenici e navi romane e poi….città di terra coltivata da abili contadini che sulle orme degli imprenditori inglesi hanno cambiato il volto di queste terre esposte ad ovest implementando le loro tecniche di coltivazione della vite, presente da sempre in questo angolo di Sicilia.
Marsala, città del vento, che ieri ha permesso in comunione con il mare la diffusione in moltissimi paesi del vino in botti, e che oggi permette alla città di essere capitale indiscussa del windsurf praticato quasi tutto l’anno nelle acque della laguna dello Stagnone prospiciente i vigneti storici di uve Grillo e le saline con i loro tramonti unici al mondo.
Marsala, città delle cave di tufo, tipico materiale di costruzione delle case e delle cantine e poi ancora mille altri volti perché infine Marsala è la città dei “Mille di Garibaldi” a cui si è dedicata una tipologia di vino Marsala chiamato “Garibaldi Dolce” (GD) per averlo apprezzato durante la sua seconda visita in città nel 1862 quando da un balcone del palazzo Grignani a Porta Nuova tuonò “O Roma o Morte”.